L’Iperplasia Prostatica Benigna provoca disturbi che, se non curati adeguatamente, hanno un forte impatto sulla qualità della vita
L’Iperplasia Prostatica Benigna provoca disturbi che, se non curati adeguatamente, hanno un forte impatto sulla qualità della vita
Cos’è l’Iperplasia Prostatica Benigna?
L’Iperplasia Prostatica Benigna (IPB), nota anche come adenoma prostatico è una patologia della prostata. Consiste in un aumento del suo volume dovuto all’incremento del numero di cellule, principalmente nella parte centrale della ghiandola, attorno all’uretra. E’ una crescita di tipo benigno che comporta una compressione sui tessuti circostanti. L’Iperplasia Prostatica Benigna è legata all’invecchiamento e con il passare degli anni può provocare compressione e distorsione dell’uretra ostruendo la fuoriuscita dell’urina.
E’ una patologia molto frequente. Il tasso di prevalenza negli uomini con età superiore ai 50 anni, affetti da IPB associata a una sintomatologia prostatica è tra il 50-75%; questa percentuale sale al 80% negli uomini con età superiore ai 70 anni.
Sintomi
Esistono due tipologie di sintomi associati all’IPB: quelli di tipo ostruttivo e quelli di tipo irritativo. Fra gli ostruttivi vi sono difficoltà ad iniziare la minzione, il flusso urinario debole, l’intermittenza di emissione del flusso e l’incompleto svuotamento della vescica. Fra quelli irritativi troviamo aumentata frequenza della minzione, soprattutto durante la notte, urgenza e bruciore durante la minzione. Se non curata, l’Iperplasia Prostatica Benigna può causare infezioni alle vie urinarie, danni ai reni o alla vescica ed episodi di ritenzione urinaria acuta (cioè non riuscire in alcun modo ad urinare) dovuta a una completa ostruzione dell’uretra da parte della prostata ingrossata che impone il posizionamento di un catetere vescicale per permettere lo svuotamento della vescica.